Voci Siciliane

IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 23/07/2025
Dove andare in estate in Sicilia quando fa troppo caldo? Queste 5 mete sono perfette

Dove andare in estate in Sicilia quando fa troppo caldo? Queste 5 mete sono perfette

Dalle gole naturali ai borghi di montagna, ecco dove trovare sollievo dall`afa e bellezza.
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di Maria Carmela Vassallo
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Non serve certo prendere un aereo per sfuggire alla morsa dell’afa! Quando l’estate siciliana si fa torrida, le pietre e l’asfalto delle città ribollono al sole, esistono luoghi dove in cui il tempo rallenta, il vento profuma di resina e le acque scorrono fresche tra rocce antiche. Piccoli angoli nascosti, capaci di restituire il senso del viaggio e, insieme, quello del respiro.
Non parliamo delle mete affollate e roventi, ma di cinque rifugi naturali dove il caldo diventa un ricordo lontano. Gole, riserve, boschi e borghi d’altura, con opzioni anche per chi proprio non vuole rinunciare al mare: qui l’estate ha un altro sapore. Ecco dove trovarli.
Valle dell’Alcantara: dove il fiume scolpisce la pietra
Incastonate tra l’Etna e i monti Nebrodi, le Gole dell’Alcantara sono uno spettacolo di basaltiche meraviglie. Le loro acque, nate dallo scioglimento della neve, scorrono impetuose dentro canyon che sembrano scolpiti a mano da un abilissimo artista. Camminare tra i sassi levigati, immergersi fino alle ginocchia e sentire il gelo salire lungo la schiena è una delle esperienze più intense che l’estate siciliana possa offrire.
Qui la temperatura si abbassa, il sole filtra appena tra le pareti laviche e il silenzio ha il suono dell’acqua che scivola. Un’alternativa emozionante e rigenerante, perfetta per chi cerca un tuffo fuori dal tempo.

Nebrodi e delle Madonie, l’estate profuma di resina
Se c’è un luogo dove l’aria è ancora fresca e pungente, è tra i sentieri ombrosi dei Monti Nebrodi e delle Madonie. Faggi, lecci, castagni: una vegetazione fitta e silenziosa che accompagna chi cammina verso laghetti nascosti e pascoli in quota.
Borghi come Montalbano Elicona, Petralia Soprana o Polizzi Generosa sono gioielli d’altura dove si può sostare all’ombra di un portico, gustare formaggi locali e ascoltare storie antiche raccontate piano. In quota, il caldo si dimentica e, in più, si può godere di specialità enogastronomiche che non dimenticherete.
Oasi del Simeto il fiume incontra il mare
Alle porte di Catania, l’Oasi del Simeto è un luogo insospettabile. Qui il grande fiume abbraccia il mare in una riserva di sabbie chiare, canneti e stagni popolati da aironi e cavalieri d’Italia. Le brezze marine si mischiano al respiro dell’acqua dolce, regalando un clima temperato e una pausa rinfrescante anche nelle giornate più torride.
Ideale per passeggiate, momenti di quiete tra gli uccelli migratori o un pomeriggio diverso dal solito, tra natura e silenzio.

Riserva dello Zingaro: mare all’ombra della macchia mediterranea
Ci sono spiagge che sembrano disegnate per chi fugge dal caos. La Riserva dello Zingaro, tra Scopello e San Vito Lo Capo, è una di queste. Niente auto, niente rumori. Solo sentieri che conducono a calette nascoste, dove la vegetazione si spinge fino al mare.
Lì, sotto i ginepri e gli ulivi selvatici, ci si può stendere all’ombra, ascoltare le cicale e tuffarsi in acque limpide. Anche qui il caldo sembra attenuarsi, protetto dalla natura che avvolge ogni cosa.

Erice e Castelbuono: borghi sospesi tra vento e pietra
In Sicilia, ci sono luoghi dove il fresco è custodito nelle pietre. Erice, con le sue stradine lastricate e l’aria sottile, si erge a 750 metri sul livello del mare. Il vento, qui, è di casa. Soffia tra le torri normanne e i profili del castello, rinfrescando anche le giornate più assolate.
Dall’altra parte dell’isola, Castelbuono affonda le sue radici nelle Madonie, tra arte, gastronomia e ombre che sanno di quiete. Sono borghi che regalano silenzi, brezza e la sensazione dolce di un’estate più umana.
Un’estate diversa? È possibile
Per godere della Sicilia d’estate non bisogna per forza soffrire il caldo. Esistono rifugi di freschezza, che parlano il linguaggio dell’acqua, del vento e dell’ombra. Luoghi intensi. Autentici. Dove il caldo si dimentica, e si riscopre il senso più profondo del viaggiare.
Maria Carmela Vassallo - Siciliafan

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