ALIMENA, IL SUO TRATTORE SI RIBALTA. AGRICOLTORE MUORE SCHIACCIATO
ALIMENA. (*az*) ?Non so darmi pace per quello che ? successo. Siamo colpiti dalla tragica morte di un uomo prudente e di un amico laborioso?. Parla con voce spezzata dal dolore Pietro Scelfo presidente della Cooperativa agricola ?Santissimo Crocifisso? di Alimena, azienda per la quale Angelo Li Vecchi, 47 anni, sposato, senza figli e residente a Resuttano, in provincia di Caltanissetta, lavorava come operaio cinquantunista. L?uomo ? morto ieri intorno a mezzogiorno in contrada ?Spina? mentre, a bordo di un trattore cingolato, stava lavorando la terra. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Alimena, Bompietro e Resuttano.
Ancora non del tutto chiara la dinamica dell?incidente. Il mezzo agricolo guidato da Angelo Li Vecchi stava trainando un ?coltivatore?, attrezzo in ferro con undici ?denti? utili a solcare il terreno e a prepararlo per accogliere i semi di fieno e veccia. Con ogni probabilit? l?agricoltore ? stato colpito da un malore, forse da un infarto. Secondo alcune indiscrezioni sembra che l?operaio nisseno soffrisse di pressione alta. Non ? escluso che il cingolato, privo di conducente, impattando contro una protuberanza del terreno, abbia sbalzato l?agricoltore fuori dal posto di guida e che abbia battuto la testa fra le lamiere della carrozzeria del mezzo, su un cingolo o su uno dei ?denti? esterni del rimorchio. La fuoriuscita di sangue dalle orecchie della vittima, accertata dai primi soccorritori, potrebbe essere stato il segnale di un probabile trauma cranico. La certezza ? arrivata in serata dopo che il medico legale ha effettuato un?ispezione esterna sul cadavere dell?agricoltore. L?uomo ? morto per arresto cardiocircolatorio causato da trauma cranico.
Angelo Li Vecchi non ? morto quindi sul colpo. Ad accorgersi di un trattore privo di autista che si muoveva a passo ridotto nel terreno pianeggiante ? stato un collega. A bordo di un trattore gommato lavorava a poca distanza dal luogo della disgrazia. Quando ? arrivato nella zona per dare soccorso all?amico il quarantasettenne operaio nisseno era ancora vivo. Con il telefonino ha lanciato l?allarme avvertendo il datore di lavoro. ?Forse Angelo si poteva salvare - ha detto contrastato Pietro Scelfo -. Ho telefonato per circa 15 minuti al 118 ma nessuno mi rispondeva. Ho dovuto quindi chiamare l?ambulanza privata, ma per partire aveva bisogno di un medico al seguito. Solo dopo mezz?ora i carabinieri di Alimena sono riusciti a rintracciare un dottore e a condurlo sul luogo dell?incidente. Ma quando il nostro amico ? entrato in ambulanza - ha concluso Scelfo - ? spirato?. Nella tarda serata di ieri la decisione del medico legale di non autorizzare l?autopsia e di riconsegnare la salma ai familiari. Antonello Zimbardo