Alia, il mio paese
Finché si va e viene dal paese,
immaginiamo tutto indifferente:
quelle strade, quelle porte, quelle case,
quei tetti e le finestre, sono niente..
Gli alberi, sono alberi qualsiasi,
ma, quando si è lontani dal paese,
ti accorgi che ti son tanto cari
i cortili e le vie più scoscese.
Quei muri ti sono necessari,
quegli alberi ti sono prediletti,
abbiamo lasciato i cuori in quei selciati,
tutti quei luoghi li tieni stretti, stretti.
E’ dolce il ricordo. ..mi rincuora!
Le campane che suonano a distesa.
L'orologio che scandisce il quarto e l'ora,
la gente ti vuole bene senza pretesa.
Mi ostino a non cambiare nulla:
il silenzio, la pace, il paradiso,
quel paese che è stato la mia culla,
il viso di mia madre. .. il suo sorriso..
Viste 9988 - Commenti 0
di Margherita Catalano
- pubblicato in " La VOCE della Mamma " di Alia, nr.1/04, pag.15
Iscriviti
ed inizia a pubblicare i tuoi contributi culturali
CIDA DE SIO
22/06/2005
CHISSÀ, CHI LO SÀ?
REPORTER
18/07/2006
SONNU - SLEEP -
TODARO GIOACCHINO
05/04/2021
ANGELI
CIDA DE SIO
31/07/2005
DELIRIO
REPORTER
26/10/2005
ALIA, IL MIO PAESE
REPORTER
27/10/2005
NI FERMA LU SCIATU
REPORTER
23/12/2005
POESIA DI NATALE
CIDA DE SIO
15/07/2005
COSA VIVO?
REPORTER
20/05/2014
OMAGGIO A DIDACUS
CIDA DE SIO
24/07/2005
COS'É LA VITA?
REPORTER
26/06/2006
QUESTA TERRA...
INGUAGGIATO SALVATORE
03/03/2006
BRINDISI DI COMPLEANNO
REPORTER
26/10/2005
ARTISTI E ARTIGIANI
GUCCIONE ROMUALDO
06/07/2005
L’ONDA DELL’ANIMA
CIDA DE SIO
29/03/2006
PAROLE DELL’ANIMA