Un buona parte di quanti amano trascorrere il proprio tempo sui “SOCIAL” preferisce semplicemente aggiungere contenuti di qualsiasi genere essi siano l’importante è aver messo qualcosa di nuovo! Ed ecco prendere piede Bufale di ogni tipo e specie e notizie che nulla hanno di vero.
Dietro queste pubblicazioni vi sono, quasi sempre, soggetti che speculano sull’enorme numero di clic che arrivano da facebook ottenendone vantaggi in termini economici. Quindi vai con le Bufale e con i post finto-religiosi di cui parlavo qualche tempo fa Se lo ami condividi e scrivi amen. Ultimamente, tanto per riderci sopra, una donna di 94 anni ha partorito un bambino all’Ospedale di Napoli per intercessione di San Gennaro. La stessa donna ha ri-partorito a novembre però stavolta all’Ospedale di Palermo per intercessione di Santa Rosalia.
E’ chiaro che non è mia intenzione criticare nessuno, talune volte ci si imbatte in queste bufale credendole vere! Il problema è di facebook che poco si occupa di filtrare i contenuti trovando evidentemente più gratificante, economicamente parlando, lasciare fare senza regole.
Se si fa un piccolo salto indietro ci si ricorderà di quanto era complessa e costosa la comunicazione un tempo!. Una telefonata costava un’occhio, una lettera non arrivava mai! Oggi con i mezzi di cui l’uomo dispone dobbiamo trovarci dentro quest’immensi condomini (come li chiami tu) a cercare di trovare un senso del perché ci stiamo dentro, a farci spazio tra post assurdi di gente convinta che, sol perché si trova su facebook, deve condividere tutta la propria esistenza cadendo spesso nel banale. Di controparte ci si accorge come l’utenza “attiva” (che pubblica e partecipa) sia sparita dai siti pubblici, tra questi assarca ma il fenomeno è globale…tutti migrati su facebook.
Calogero mi suona come avere un negozio dove hai sempre accolto con garbo i tuoi clienti, hai scelto prodotti di qualità, li hai rispettati nel vero senso della parola, hai investito per valorizzare e migliorare il territorio… e loro? Aprono un centro commerciale e ti abbandonano! Per fortuna il paragone non è del tutto vero…dalle nostre parti non si vende nulla…si mettono in discussione argomentazioni della nostra terra e lo si fa pubblicamente. Quanto pubblicato su assarca, così come su tutti i siti pubblici, entra negli indici dei motori di ricerca ( es: google ) aprendo alla possibilità vera e reale di vedere le proprie pubblicazioni lette da soggetti che potrebbero trovare interessante quel contenuto intervenendo, se trattasi di una segnalazione per un disservizio, oppure visitando la nostra terra se la pubblicazione ha finalità turistiche.
Con questo non voglio criticare nessuno, ognuno col proprio tempo può fare quel che vuole. E’ giusto aggiungere che non tutti pubblicano banalità su facebook ma, ahimé nell’arco di pochissimi minuti anche la sane pubblicazioni spariscono sepolte da accozzaglie di “babbitudini” per la serie l’importante che ho pubblicato qualcosa.
Sarebbe il caso di riflettere su quel che si fa e piuttosto che farsi manipolare da coloro che si arricchiscono con il LIKE facile impegnarsi a prendere le distanze da un mondo che, come dice quella canzone, ci ha portato più a condividere che a vivere la vita!
Grazie Calogero per esserci e per le tue preziose pubblicazioni.