Caltavuturo:Contrario il comune al risanamento della societ? " Alte Madonie ambiente"

CALTAVUTURO. (*az*) Il ?no? del Comune di Caltavuturo al piano di risanamento economico-finanziario dellasocietà ?Alte Madonie Ambiente? potrebbe spalancare le porte alla liquidazione della Spa madonita. Una vicenda che sarà affrontata sabato alle 9 nel corso dell?assemblea dei soci. All?ordine del giorno, però, anche la contro richiesta da parte del consiglio di amministrazione della revoca dello stato di liquidazione, previa eliminazione delle cause dello
scioglimento. Una di queste potrebbe essere quella che i
soci della società d?ambito dell?Ato Palermo 6 acquistino tutte le quote del Comune di Caltavuturo.
Si preannuncia, quindi, una seduta ?calda?, mentre i
dipendenti dell?Ama sono in apprensione per il loro futuro. Sulla vicenda c?? anche la posizione, ancora
non definita, della Provincia, altro membro socio
dell?Ama. Secondo il piano di risanamento, palazzo Comitini dovrebbe versare nelle casse della Spa madonita
154 mila euro. A decidere sarà il consiglio provinciale, ma soltanto dopo che i vertici dell?Ama assolveranno alla
richiesta di audizione in aula avanzata dall?amministrazione provinciale lo scorso dicembre.
Pomo della discordia il sovrapprezzo di circa 11 euro per
ogni azione deciso dall?assemblea dei soci il 5 novembre 2007, finalizzato alla ricostituzione del capitale sociale eroso
dalla perdita di bilancio accertata in sede di approvazione del rendiconto 2006. Nei fatti ? mancata la ricostituzione del capitale sociale minimo e, pertanto, secondo una norma del
Codice Civile, occorrerebbe ricostituire il capitale oppure trasformare la società o, ancora, porla in liquidazione.
Dal consiglio comunale di Caltavuturo arriva la proposta di mutare in consorzio intercomunale la Spa
che gestisce la raccolta dei rifiuti nei 13 Comuni madoniti. Un progetto che sarà condiviso domani alle 17 nel corso di un
incontro convocato nell?aula consiliare dal presidente del consesso Vincenzo Meli e dal sindaco Domenico
Giannopolo a cui sono stati invitati i presidenti dei consigli comunali, i capi gruppo consiliare e i sindaci dei Comuni soci dell?Ama. ?La forma societaria della Spa si ? rivelata eccessivamente costosa, ambigua e fuorviante ? si legge nel documento varato dall?assemblea consiliare caltavuturese -. Si ? voluto far assumere ad un soggetto privato, che agisce interamente con logiche da privato, una funzione pubblica di Autorità d?Ambito con una commistione di profili giuridici che si ? rivelata perniciosa e paralizzante sotto il profilo dell?esercizio delle responsabilità?. Per i vertici amministrativi dell?ente locale di Caltavuturo ?la trasformazione in
consorzio potrebbe consentire la ridefinizione delle misure di ripianamento delle situazioni debitorie pregresse dell?Ama attraverso una rinegoziazione con la Regione e la Provincia delle somme ad esse dovute e non ancora versate. Ma
anche la revisione degli apporti finanziari dei Comuni per le
situazioni pregresse e la definizione di nuove regole di funzionamento e di partecipazione attraverso l?elaborazione di uno statuto, di un piano operativo comprensoriale
e comunale di gestione dei rifiuti e di un più moderno assetto gestionale capace di imprimere un forte impulso alla raccolta
differenziata, al miglioramento del servizio di raccolta e di spazzamento, al miglioramento della gestione della discarica che dovrà essere ampliata e risanata?.
Fra i sindaci madoniti c??, però, molta prudenza. ?Non intendo fare salti nel buoi ? afferma il primo cittadino di Bompietro, Francesco Alleri -. Sono per il mantenimento
dell?attuale struttura societaria, in attesa che la Regione definisca meglio lo scenario riguardanti gli Ato
rifiuti. Sarà comunque l?assemblea a decidere le
sorti dell?Ama?. (*AZ*)
Antonello Zimbardo