Caltavuturo:In pericolo il consiglio comunale

CALTAVUTURO. Anche il consiglio comunale potrebbero decadere e quindi essere commissariato. E? questo l?orientamento degli uffici dell?assessorato regionale alle Autonomie locali che stanno allestendo il testo di nomina del commissario straordinario da inviare a Caltavuturo dopo la recente sentenza della Corte d?appello di Palermo che ha dichiarato ineleggibile e, conseguentemente, decaduto il sindaco Domenico Giannopolo.
La decisione ufficiale arriverà dalla Regione martedì, giorno in cui si conoscerà il nome del dirigente in servizio presso l`ufficio ispettivo del dipartimento Autonomie locali dell`assessorato, chiamato a traghettare il Comune fino a nuove elezioni. Ai sensi dell?articolo 175 della Legge regionale 16, ?le condizioni previste come causa di ineleggibilità per le cariche di consigliere, assessore e sindaco rendono nulla l?elezione se preesistono, determinano la decadenza dall?ufficio, invece, se sopravvengono?. Secondo gli uffici dell?assessorato regionale ?la giurisprudenza è costante nel ritenere che a determinare l?indivisibilità dell?elezione del sindaco e del consiglio comunale sono soprattutto tre questioni. In primo luogo ? si legge in una nota - , la presentazione della lista è una fattispecie unitaria di cui sono elementi essenziali l?indicazione del candidato alla carica di sindaco, l?elenco dei candidati al Consiglio Comunale e il programma amministrativo. Inoltre - spiegano gli addetti ai lavori -, la designazione del candidato alla carica di sindaco rappresenta una condizione essenziale per la valida presentazione delle liste?. Bisogna, infine, considerare il collegamento disposto dall?articolo 4 della Legge regionale 35/1997 tra il voto alla lista, che si trasmette al sindaco collegato, e l?attribuzione alla lista collegata al sindaco eletto del 60 per cento dei seggi assegnati al Comune. ?Pertanto - concludono dalla Regione -, dalla dichiarata decadenza per ineleggibilità preesistente del sindaco o dalla nullità delle elezioni, deriva quale effetto riflesso la cessazione dalle rispettive cariche della Giunta e del Consiglio?.
E mentre i funzionari regionali non esitano ad affermare che ?la situazione venutasi a creare a Caltavuturo è identica a quella verificatasi in passato nei Comuni di Racalmuto e Forza d?Agrò?, il presidente del consiglio comunale Vincenzo Meli, il suo vice e i capi gruppo di maggioranza e opposizione hanno scritto una lettera all?assessore regionale alle Autonomie locali, Caterina Chinnici, per evidenziare come ?il tono letterale del dispositivo della sentenza non fa alcun riferimento alla nullità delle elezioni del consiglio comunale e neanche a quella della carica di sindaco. Inoltre - si legge nella missiva -, la legislazione regionale siciliana ha separato il destino elettorale e funzionale della lista per il consiglio comunale da quella per il sindaco nel momento in cui è stata introdotta in Sicilia, anche nei Comuni al disotto dei 15.000 abitanti, la possibilità del voto disgiunto?. (*AZ*)