Lercara Friddi: La scuola incontra le famiglie.
LERCARA FRIDDI. E? necessario parlarne, ma anche condividere il problema in un contesto relazionale efficace i cui protagonisti oltre agli alunni, sono la scuola e i genitori. L?esigenza è emersa nel corso del convegno ?La scuola
incontra le famiglie per la prevenzione dell?uso delle droghe? svoltosi mercoledì ed organizzato dall?istituto di istruzione secondaria superiore
?Picone? di Lercara Friddi.
?I ragazzi sono i nostri alunni e i nostri figli ? ha detto il dirigentescolastico Giuseppa Milazzo rivolgendosi agli alunni e ai genitori presenti -.
La prevenzione sull?uso delle droghe passa attraverso il bisogno di mantenere
vivo un rapporto relazionale con i giovani che oggi sono molto fragili?.
?Prevenzione non è solo informazione ? ha precisato la dottoressa Carmela Costa del Ser.t. di Lercara Friddi -; è soprattutto formazione, condivisione,elaborazione e sperimentazione del benessere. I nostri ragazzi non hanno
bisogno solamente di conoscere gli effetti devastanti dell?uso delle sostanzestupefacenti, bensì fare esperienza dello stare bene. Solo così prenderàcoscienza del male procurato dall?assunzione delle sostanze stupefacenti?. Lo
strumento vincente, quindi, è quello di creare nei giovani ?la sensibilità,crescere con loro, farli diventare attori-protagonisti della prevenzione?. A loro fianco non possono mancare gli educatori per eccellenza: genitori e docenti chiamati a stimolare le capacità e le potenzialità dei giovani,
favorendo i comportamenti attivi nella vita sociale.
Il dottor Gavin Vicari ha presentato le diverse tipologie di droghe e gli effetti negativi sull?organismo umano, mentre la psicologa Angelica Vetrano siè soffermata sulla qualità della relazione genitori-figli, individuando quale
primo strumento ?l?ascolto efficace ? ha detto l?esperto -, quello che cura,che va nell?intimo, perché la relazione crea identità e nell?identità il
giovane riesce a cogliere i veri bisogni?. Insomma, oggi più che mai servono genitori maestri di vita e non giudici. Antonello Zimbardo