Scillato:Protesta contro i tagli della riforma Gelmini.

SCILLATO. Aula occupata ad oltranza dai genitori di Scillato per protestare contro i tagli attuati dalla Riforma Gelmini. Secondo i recenti parametri legislativi, nel piccolo centro delle Madonie, l?esistente doppia pluriclasse della scuola primaria dovrà essere trasformata in un?unica pluriclasse. In pratica i sedici bambini frequentanti le cinque classi della scuola elementare, da settembre si troveranno tutti insieme a seguire un?unica lezione. E così, i
bambini di sei anni saranno insieme a quelli di undici con grave pregiudizio .
Una decisione non condivisa dalla popolazione e dall?amministrazione comunale scillatese che in una lettera inviata al prefetto e al Rosario Leone, dirigente dell?ufficio scolastico regionale, evidenzia ?come il diritto costituzionale
allo studio sia stato messo in gravepericolo?. ?La riforma Gelmini ? scrive l?assessore comunale alla Pubblica istruzione, Luisa Capitummino - rischia non solo di far chiudere molte scuole, con la conseguente formazione delle pluriclassi, ma mette anche a repentaglio l?esistenza di tanti piccoli centri come il nostro?. ?Così ? prosegue il sindaco Antonino Battaglia -, chi avrà la
possibilità andrà via da Scillato e ciò causerà un ulteriore spopolamento della nostra comunità, già penalizzata dal calo demografico?. L?esecutivo chiede ai vertici istituzionali scolastici della Sicilia, ?in deroga ai dettami della Riforma, la formazione di due pluriclassi accorpando gli alunni della prima, seconda e terza classe, e quelli della quarta e quinta, per consentire una
migliore qualità dell?offerta formativa?.
E? sul piede di guerra il comitato spontaneo formato soprattutto da genitori che, oltre ad occupare l?aula consiliare, annunciano proteste ben più clamorose se la soluzione proposta dall?amministrazione comunale non dovesse essere accettata. ?La vergogna è calata sulla scuola di Scillato ? si legge in un volantino sottoscritto da numerosi genitori scillatesi -. Tutti insieme abbiamo il dovere di salvare la qualità dell?istruzione dei nostri figli. Per questo
non permetteremo mai che la scuola diventi soltanto un posteggio e non un luogo di crescita e di cultura ? scrivono i genitori nella petizione -. Non manderemo i nostri figli in questa scuola perché siamo certi che non potranno imparare
nulla. I tagli di bilancio non possono e non devono essere il criterio da utilizzarsi in ambiti come quello scolastico?. E si dichiarano ?disposti a tutto pur di garantire ai più piccoli un?istruzione adeguata?. (*AZ*)