Presentato il Regolamento per il sostegno alle imprese e liberi professionisti che hanno sporto denuncia nei confronti di atti di estorsione e/o usura
Presentato oggi in Aula consiliare, nel corso della conferenza stampa, il regolamento per il sostegno alle imprese e liberi professionisti che hanno sporto denuncia nei confronti di atti di estorsione e/o usura.
Gli esercenti o i liberi professionisti che subiscono un danno a beni mobili o immobili, sotto forma di mancato guadagno in conseguenza di azioni commesse allo scopo di costringerli ad aderire a richieste estorsive o usuraie, usufruiscono delle seguenti agevolazioni:
· contributo annuo, per un periodo di 5 anni dal momento della richiesta, per il pagamento dei Tributi comunali, se dovuti dalla vittima e per gli importi annualmente iscritti a ruolo o nelle liste di carico dell’Ente;
· piano di rientro concordato con rateizzazione sino ad un massimo di 5 anni per tributi pregressi.
Le agevolazioni sono concesse a condizione che:
· la vittima abbia fornito all’Autorità giudiziaria, tramite denuncia o querela, elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e per l’individuazione o la cattura degli autori delle richieste estorsive o usuraie
· la vittima non risulti destinataria di provvedimenti che dispongono divieti o sospensioni o decadenze ai sensi delle leggi 27 dicembre 1956 n° 1423 e 31 maggio 1965 n° 575 e successive modificazioni.
La corresponsione dei contributi avverrà dietro presentazione di apposita domanda corredata da documentazione, successivamente, in sede istruttoria, saranno valutate le condizioni di ammissibilità. Il responsabile del Suap e Commercio è il responsabile del procedimento.
Le domande ammissibili verranno esitate in ordine cronologico di presentazione, il contributo verrà erogato nei limiti del 50% del debito contratto con l’Ente e fino ad un massimo di 5 mila euro per richiesta. Le somme del contributo verranno compensate con i debiti tributari contratti con l’Ente.
“Nessuno tra chi ha sporto denuncia ha avuto ritorsioni, nemmeno durante il processo” spiega Lidia Russo vicepresidente dell’associazione “Libero Grassi” ed inoltre “chi denuncia è risarcito del danno subìto e può riprendere a lavorare” spiega Gabriella Guerini presidente ASAAE e “Libera” di Catania.
“ Il Comune di San Giovanni La Punta sta dando un bel segnale” dice Giovanni Bonanno presidente di “Libero Grassi” ed il Sindaco Andrea Messina coglie l’occasione per ribadire “ la massima disponibilità nei riguardi di questi temi facendoci promotori di ulteriori incontri anche con i sindaci dei comuni dell’hinterland”.
“Mettere insieme tutti i comuni vicini- spiega Laura Iraci, presidente della I Commissione consiliare- realizzando una mappatura del territorio per conoscere meglio la realtà imprenditoriale di vittima di usura e racket”.
Il regolamento ha preso l’avvio da una mozione elaborata proprio dalla I Commissione consiliare, presieduta da Laura Iraci. Presentato all’Assemblea cittadina è stato votato all’unanimità.
Al lavoro di stesura hanno preso parte le associazioni “Antiracket ed usura etnea”, Libera e Consumo critico e AddioPizzo di Catania.