GANGI, SINDACO FERRARELLO: DALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE COLPO MORTALE AI COMUNI SICILIANI

Sul taglio dello stanziamento del fondo delle Autonomie per il 2013 in una nota congiunta intervengono, il sindaco di  Gangi  Giuseppe Ferrarello, il presidente del consiglio comunale Francesco Migliazzo e il responsabile finanziario Concetta Giangrillo. La missiva è stata indirizzata al presidente della Regione Sicilia, all’assessore alle Autonomie locali e al Bilancio, al presidente della commissione bilancio dell’ARS e per conoscenza al Prefetto di Palermo, ai sindaci della provincia di Palermo, all’Anci Sicilia e all’Asael.
“Lo stanziamento del fondo delle Autonomie 2012 aveva già subito una pesantissima decurtazione (47%) rispetto all’esercizio 2011, portando a una situazione di pre-dissesto il nostro Ente e numerosi comuni siciliani. A fronte di questa difficilissima situazione finanziaria, creatasi soprattutto per i comuni tra i 5 mila e i 10 mila abitanti, la richiesta unanime degli Enti, per consentire la loro sopravvivenza, era stata quella di incrementare i trasferimenti regionali per l’anno 2013. Ciò nonostante e in senso nettamente contrario, il fondo delle Autonomie 2013, relativamente ai trasferimenti di parte corrente, prevede un’ulteriore decurtazione del 30%, rispetto all’esercizio 2012 pregiudicandone gravemente l’efficace esercizio delle delicate funzioni di competenza.
Le risorse di tale Fondo, dovrebbero assicurare copertura finanziaria sia al pagamento degli emolumenti al personale assunto sia al finanziamento dei servizi socio-assistenziali e scolastici. Le risorse previste nel 2013 sul Fondo delle Autonomie, consentiranno appena, nel caso del Comune di  Gangi  e si ritiene nella generalità dei comuni siciliani, di coprire solamente e non più del 70% delle spese del personale. Gli Enti siciliani si ritroveranno nell’impossibilità di far fronte sia al pagamento degli emolumenti al personale a tempo indeterminato sia all’obbligo del cofinanziamento dei contratti per il personale, provenite dal bacino LSU con contratti a tempo determinato.
Alla luce delle predette considerazioni ci sentiamo di poter affermare, con assoluta certezza, che se lo stanziamento del Fondo delle Autonomie non sarà adeguatamente incrementato, i comuni siciliani non potranno far fronte alle funzioni fondamentali previste dall’art. 119 della Costituzione e dall’art. 19 della legge 135/2012, prime fra tutte quelle inerenti la gestione dei servizi sociali e scolastici. Pur comprendendo la difficile situazione finanziaria in cui versa la Regione Sicilia, riteniamo iniquo, insostenibile e inaccettabile il provvedimento adottato.
Sarà di fatti impossibile garantire i servizi essenziali per le famiglie e per le categorie sociali più deboli (anziani, disabili e minori con handicap), sia ogni qualsivoglia forma di programmazione strategica a sostegno dello sviluppo. Tagli oltre ogni nefasta previsione con il rischio di provocare tensioni sociali e problemi di ordine pubblico.
I trasferimenti, nel nostro Comune, rispetto all’importo cumulato di euro 2 milioni e 440 mila euro del 2010 si sono ridotti ad appena 850 mila euro nel 2013.
Nessun aumento dei tributi comunali, potrà mai sopperire ad una riduzione così insostenibile dei trasferimenti. Al fine di evitare, sin dai prossimi mesi, la dichiarazione di dissesto finanziario del nostro Comune e della quasi totalità dei comuni siciliani, si richiede l’adozione in tempi brevissimi, di urgenti iniziative volte ad incrementare la dotazione del Fondo delle Autonomie 2013, in modo da consentire ai comuni il rispetto del termine del 30 giugno per l’approvazione del bilancio di previsione, nonché il superamento dell’ormai conclamata paralisi amministrativa dei comuni siciliani”.