GANGI; INAUGURATO PRIMO ORTO SOCIALE DI SICILIA
E’ stato inaugurato, ieri sera, alla presenza del Vescovo di Cefalù, monsignor Vincenzo Manzella il “Giardino dello spirito”, il primo orto sociale di Sicilia.
“Al centro di questa nostra iniziativa – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – vi è il valore dell’uomo, oggi in questo momento di crisi le necessità sono tante e così ogni fruitore del Giardino dello Spirito, attraverso la fatica del lavoro, potrà ottenere frutti che potranno servire ai bisogni della famiglia, l’idea è quella sostenere le categorie sociale deboli, agevolare l`impiego del tempo libero ma anche favorire la diffusione di sani stili di vita ma servirà anche a scopo didattico considerato che è coinvolta anche una scuola superiore”.
“Un progetto pilota da estendere a tutto il territorio – ha detto il vescovo di Cefalù Vincenzo Manzella – un luogo di comunione e condivisione”.
L’iniziativa ha riscosso un successo inaspettato in pochi giorni tutti e sedici i lotti disponibili (ogni lotto è di 400 metri quadrati) sono stati assegnati.
L`area adiacente al Santuario dello Spirito Santo, è stata appositamente recintata, l`Amministrazione ha fatto effettuare, grazie al contributo di alcuni cittadini, le lavorazioni necessarie per l`attivazione dell`orto, dall’aratura alla prima vangatura, ha dotato l’area anche di un impianto di irrigazione con serbatoi e un ricovero per gli attrezzi.
Il progetto ideato e voluto dall’amministrazione comunale di Gangi, è stato realizzato grazie alla disponibilità della curia vescovile di Cefalù e del comitato del santuario dello Spirito Santo che hanno ceduto in comodato d’uso il terreno e grazie a tanta solidarietà e ai numerosi contributi di privati cittadini, associazioni di volontariato, che hanno lavorato per realizzare e bonificare l’area, imprese locali, banca di credito cooperativo mutuo soccorso di Gangi e il “Gruppo Di Liberto” di San Cataldo(Cl) che hanno contribuito con un sostentamento economico e messo il materiale necessario alla realizzazione dell’orto.
