E’ urgente da parte del Governo regionale un’iniziativa che indichi ai Comuni la soluzione da dare al mondo del PRECARIATO DEGLI ENTI LOCALI

Ci sembrano queste le frasi con cui si può commentare il provvedimento tanto atteso del Governo nazionale, che faceva intravedere da qualche mese l’arrivo di una soluzione da dare alla tanto sospirata “Stabilizzazione dei Precari” nelle pubbliche amministrazioni e pertanto (almeno così avevamo capito!) anche a quelli che da oltre vent’anni lavorano negli enti locali siciliani.
Infatti dopo la tanto sospirata proroga al 31 dicembre 2013 concessa alla Regione siciliana da parte del Governo Letta, ritenevamo che in quest’ultimo provvedimento avremmo trovato anche per i precari degli enti locali una soluzione legislativa che avviasse a conclusione l’annoso problema della loro sistemazione giuridica ed economica.
Invece la “montagna …” (stante alle notizie di stampa !) si è limitata a mettere in evidenza che la Regione, stante la sua competenza esclusiva in materia di enti locali, dovrà legiferare per dare soluzione al problema.
Ciò significa che gli enti locali dovranno essere autorizzati a riformulare piante organiche, bandire concorsi per riservare a detto personale il 50% dei posti da mettere a concorso, finanziare dette assunzioni non facendo gravare l’onere sul tetto della spesa secondo le regole del Patto di Stabilità ed operando nei tempi strettissimi imposti dall’ultima proroga concessa (31/12/2013), pena il licenziamento dei precari per l’inevitabile impossibilità a rinnovare i contratti e quindi la paralisi del funzionamento di servizi essenziali nei Comuni siciliani!!.
Sulla base di dette considerazioni, l’ASAEL ritiene che è ormai urgente che il Governo convochi le rappresentanze degli amministratori locali per concertare ogni iniziativa utile e conducente alla grave situazione che si è venuta a determinare sul problema.