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IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 07/05/2014
PALERMO: I CARABINIERI DEL NUCLEO TUTELA PATRIMONIO CULTURALE PRESENTANO IL CONSUNTIVO DELL’ATTIVITA’ OPERATIVA DEL 2013

PALERMO: I CARABINIERI DEL NUCLEO TUTELA PATRIMONIO CULTURALE PRESENTANO IL CONSUNTIVO DELL’ATTIVITA’ OPERATIVA DEL 2013

Le attività condotte nel 2013 dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (T.P.C.) nel territorio siciliano hanno visto impegnati i militari del Nucleo di Palermo e della dipendente Sezione di Siracusa in molteplici ambiti di intervento, con una particolare attenzione rivolta ai fenomeni che maggiormente interessano l’isola: gli scavi clandestini (che alimentano il commercio illegale di reperti archeologici) e i furti di beni culturali. Il dato sugli scavi clandestini rilevati (17) appare sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti. Tale dato numerico va valutato anche alla luce delle gravi conseguenze che questo fenomeno comporta, non solo la perdita di preziosi reperti ma anche danni, spesso irreparabili, al contesto strutturale dei siti archeologici. Per quanto concerne i furti di beni culturali, si registra invece una diminuzione del numero dei reati. Nel 2013, infatti, i furti sono stati 38 a fronte dei 62 dell’anno precedente. Con riferimento ai luoghi in cui sono avvenuti i furti, l’analisi del fenomeno evidenzia che gli obiettivi più colpiti sono stati i luoghi di culto e quelli privati (rispettivamente 50% e 34% dei furti consumati).
La strategia di intervento si è articolata su più piani d’azione che vanno dalle molteplici attività ispettive alle investigazioni, finalizzate al recupero dei beni culturali trafugati e all’individuazione dei sodalizi criminali operanti nel settore.
Sul fronte della prevenzione, la presenza ispettiva dei militari del T.P.C. è stata assicurata attraverso la pianificazione di sistematici controlli della sicurezza degli obiettivi a rischio (musei, biblioteche, aree archeologiche, …) nonché delle aree tutelate da vincoli paesaggistici. Le attività ispettive hanno altresì riguardato le attività commerciali di settore, con numerose verifiche amministrative presso mercatini, fiere ed esercizi antiquariali. Questi ultimi controlli rivestono un ruolo fondamentale anche per contrastare la ricettazione di beni rubati, in quanto i dati acquisiti nel corso dei controlli vengono incrociati con quelli presenti nella “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, gestita dal Comando CC T.P.C., che contiene informazioni sui beni da ricercare e sugli eventi delittuosi collegati. In totale, nel corso del 2013, sono stati effettuati 675 controlli, con un incremento pari al 16% rispetto al 2012.
Incisiva è stata anche l’azione di contrasto, svolta attraverso indagini di polizia giudiziaria d’iniziativa o su delega dell’Autorità Giudiziaria. Nel 2013, tale attività ha consentito di denunciare 97 persone per vari reati (principalmente ricettazione, scavi clandestini e reati in danno del paesaggio), con un incremento delle persone denunciate pari al 28% rispetto all’anno precedente. Inoltre, l’attività investigativa ha permesso di sequestrare beni culturali illecitamente sottratti per un ammontare stimato in oltre 2 milioni di euro. I beni recuperati sono stati riconsegnati a musei, chiese, soprintendenze e restituiti così alla fruizione pubblica.
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Nucleo di Palermo
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COMUNICATO STAMPA – ATTIVITA’ OPERATIVA 2013
Di seguito si riportano, suddivisi per settore d’intervento, i risultati raggiunti nel 2013 per il cui conseguimento il Nucleo T.P.C. di Palermo ha operato in piena sinergia con i Reparti dell’Arma territoriale e i Nuclei Elicotteri CC di Palermo e Catania.
ATTIVITÀ PREVENTIVA
Nell’ambito dell’attività preventiva, i militari del Comando T.P.C. hanno portato a termine 675 controlli (nel 2012 erano stati 580), di seguito suddivisi in dettaglio:
Quadro di sintesi dell’attività preventiva del 2013
Verifiche sicurezza a musei, biblioteche e archivi
83
Controlli ad aree archeologiche
217
Controlli ad aree tutelate da vincolo paesaggistico
123
Controlli presso esercizi antiquariali, commerciali e privati
180
Controlli presso mercati e fiere antiquariali
72
Totale
675
AZIONE DI CONTRASTO
L’azione di contrasto ha consentito di recuperare 8.609 beni di varia natura (per un valore di oltre 2 milioni di euro) e di denunciare 97 persone all’Autorità Giudiziaria. Il dato relativo ai reperti archeologici recuperati (circa il 90% del totale) conferma la rilevanza che in Sicilia riveste il fenomeno degli scavi archeologici clandestini. Si riporta di seguito una tabella di dettaglio:
Quadro di sintesi dell’attività di contrasto del 2013
Beni recuperati
8.609
Beni archeologici
7.858
Beni paleontologici
33
Beni d’antiquariato
709
Beni artistici e falsi
9
Valore economico dei beni recuperati
€. 2.226.900,00
Persone denunciate all’A.G.
97
Reati perseguiti
Furto
8
Ricettazione
40
Scavo clandestino
20
Contraffazione opere d’arte
5
Danneggiamento
18
Reati in danno del paesaggio
29
Altri reati
64
OPERAZIONI DI RILIEVO
Tra le operazioni più significative nel corso del 2013, si segnalano:
 il sequestro di 724 beni di interesse storico artistico, tra cui un importante paliotto in marmo policromo epoca XVII sec., artigianato siciliano, provento di furto ai danni della chiesa S. Maria della Provvidenza di Noto (SR);
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Nucleo di Palermo
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COMUNICATO STAMPA – ATTIVITA’ OPERATIVA 2013
 il sequestro di 230 reperti archeologici tra cui vasi, crateri, di epoca greca e romana, epoca V e VI sec. a. c.; 500 monete bizantine, greche e romane; vari elementi metallici (fibule-punte di freccia) per un valore complessivo di oltre 300.000 euro;
 il recupero di pregiati violini antichi: un “Matteo Goffriller” del 1690, rubato dal Museo “Baldassarre Romano” di  Termini Imerese (PA) nel 1973; un “Gennaro Fabricatore” del 1837 rubato ad un privato nel 2000; quattro violini (un “Nicolas Augustin Chappuy” del 1759, un “Casimiro Casiglia” del 1833, un “Israel Kaempffe und Söhne” del XIX secolo, un violino italiano di scuola marchigiana del 1800) illecitamente sottratti alla fine degli anni ’90 dal Conservatorio di musica di Palermo;
 il sequestro di una rarissima moneta antica, un tetradracma del maestro incisore Eukleidas (attivo tra il 413 ed il 399 a.C.), illecitamente detenuta da un privato collezionista che stava tentando di venderla via web. La moneta è stata consegnata al museo archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa mentre il possessore è stato denunciato per ricettazione.

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