La malafede è figlia sempre del proprio fallimento, perché è molto più facile imputare ad altri la causa di esso, piuttosto che farsi una bella un`analisi e una sana riflessione sulle proprie scelte. Il giorno in cui saremo tutti capaci, ad ogni tornata elettorale, di accettare scelte altrui, sconfitte e vittorie, senza offendere, né ledere, la dignità di chi non ha condiviso il nostro percorso, allora forse potremo definirci società civile. E il giorno in cui sapremo anche rivedere la nostra storia personale con senso critico e con onestà intellettuale, posto che ci conosciamo tutti e possiamo parlare di tutti, forse riusciremo anche a tenere a freno il nostro livore e farne l`uso adeguato.Le parole voglio ricordare, hanno un peso, a volte sono come pietre, prima di lanciarle a sproposito consiglierei di riflettere molto. E le mie,in questa occasione non sono a caso. A ciascuno la propria storia.
Buon lavoro Pietro,chi sta bene per grazia ricevuta spesso non comprende il senso della povertà e della necessità, ed ama strumentalizzare tutto e tutti. Ma sapere che ci siete è un bene per tutti, anche per chi pensa di non doverne avere mai bisogno.
Auguri a tutti. Francesca
Grazie, per me, potrei fare a meno di chiarire; la mia coscienza in merito a questo e non pulita ma limpida, perchè ho sempre agito in buona fede nel rispetto di tutti.
Ma visto che si mette in dubbio l`onorabilità di una associazione che io in questo momento mi onoro di rappresentare, non posso proprio in nome dell`associazione e di tutti i volontari che si impegnano anima e corpo perchè credono nella solidarietà, correre il rischio che gli stessi vengano offesi gratuitamente o siano costretti a difendersi da calunnie o altro.
Io sono sempre stato disponibile a confrontarmi con chiunque, ed è intollerante vedere come anzicchè cercare il confronto con chi ha la responsabilità, molti preferiscono buttare fango in modo del tutto gratuito.O addirittura vedere come dei volontari vengano aggrediti verbalmente, da chi evidentemente non riesce ad avere rispetto per alcuno.
Pietro carissimo,
Alia e` stata e rimane sempre la stessa.Ci sono vissuto per 33 anni.
Il lavoro che svolgete e che l`Associazione "La Misericordia" svolge e` molto importante.Non c`e` tempo da perdere per ascoltare quanti ,con mala fede,criticano quel che si fa` di bene per i piu` deboli della Communita`Aliese
e che loro non sono capaci di fare.
Certamente la Misericordia di Dio usa esseri umani per assistere i piu` disaggiati che esistono nella nostra societa`.A chi con mala fede critica,Gesu` disse:" Chi non ha peccato scagli la prima pietra".
Continuate nel vostro caritatevole lavoro con serenita`.I frutti vi daranno ragione e soddisfazione.
Un caro saluto.Vincent Dispenza
Pietro hai fatto benissimo a gridare pubblicamente in questa piazza. Purtroppo, in questo mondo, c`è molta gente che non vuole sentire, soggetti ai quali piace minare quanto altri edificano con fatica, amore e dedizione e talune volte lo fanno senza una ragione precisa, senza malignità.
La gente "matura" va oltre le chiacchiere popolari e le strumentalizzazioni, ed è proprio sulle spalle della gente "matura" l`onere di far "maturare" chi non vuol sentire. Per ottenere ciò l`unica via, secondo la mia visione delle cose, è mettere insieme la gente "matura" e portare avanti, con forza, un modo nuovo di vedere le cose, tutto il resto verrà da sé.
Mi sono abituato a poco-classificare il peso della stupidità di alcune persone, le quali, essendo per l`appunto “poco mature” amano vivere col proprio cavo celebrale collegato nel cervello altrui e riportano pane pane vino vino ciò che altri dicono con un pizzico di aggiunta personale (una specie di iva!!). Dar loro peso vuol dire mandare in fumo progetti importanti e di altissimo valore sociale. Non badate a loro e continuate per la strada intrapresa, come dice Vincent, i frutti vi daranno ragione (già lo fanno adesso).
Con stima.